#ilPocognoninondimentica
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27 Gennaio 2023
Giornata internazionale di commemorazione
in memoria delle vittime della Shoah
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27 Gennaio “Giorno della Memoria”
Venerdì 27 Gennaio l’IPSIA “Don E. Pocognoni” di Matelica ha celebrato il Giorno della Memoria.
Grande emozione ha pervaso l’ Aula Magna durante l’assemblea, che ha visto la presenza di alunni e Docenti, riuniti per ricordare e riflettere.
La commemorazione della Shoah rappresenta ormai un valore acquisito della moderna coscienza europea ed in Italia questo valore è divulgato e protetto dalla Legge del 20 Luglio 2000 n.211, art. 1. Ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, ma anche coloro che in differenti ambiti, rischiando la propria vita, si sono opposti al progetto di sterminio, è un nostro dovere di cittadini. Convinto che non ci si possa limitare alla formula ”Perché non accada mai più” consegnata in eredità da Primo Levi, il “Don E. Pocognoni” lavora con gli studenti durante l’intero arco dell’anno scolastico con molteplici attività. Con il Progetto “Le parole della memoria”-inserito nel PTOF- si propone, ad esempio, in termini più ampi, di educare alla moderna cittadinanza europea, attraverso la promozione di valori e sentimenti, che devono essere alla base della pacifica convivenza tra popoli ed etnie differenti, come la responsabilità individuale, la libertà democratica e la lotta al razzismo.
Avvicinare i ragazzi all’esperienza drammatica delle persecuzioni e delle discriminazioni ma anche individuare nel nostro tempo comportamenti sociali devianti e promuovere il senso di cittadinanza attiva e consapevole è stato il filo conduttore della celebrazione.
Sin dalle fasi organizzative alunni delle classi Terze, Quarte e Quinte hanno svolto un ruolo attivo, contribuendo alla messa a punto della mattinata, curata dalla Prof.ssa Linda Alfano.
L’incontro è stato scandito da una serrata scaletta. Dopo un excursus storico, attraverso le voci di Cristina Taras e Giada Russo del V OD, Farouk Zaoui del V OT, Mattia Casoni e Isa Toktonilv del IV OD, hanno trovato spazio le dolenti testimonianze dei sopravvissuti di Auschwitz. La lirica Se questo è un uomo di Primo Levi è stata letta da Asia Martinelli del III OD; le parole di Goti Bauer, ebrea ungherese, hanno ritrovato vita con Giulio Boldrini del V MIT; Elie Wiesel con Adisa Lekic; Biagio Iuliano ha dato voce ai ricordi di Liliana Segre. Forte emozione hanno suscitato le fotografie del viaggio a Ravensbruck, Auschwitz e Birkenau della Prof.ssa Alfano, che ha voluto condividere con la sua narrazione una esperienza indelebile. Non fare della Memoria una data da segnare sul calendario, un film da guardare o un libro da leggere per sentirsi la coscienza a posto. Chi non ha Memoria ha un presente mutilato e perciò il ricordo della Shoah più che un automatismo dovrebbe essere un inciampo, un muro contro cui scontrarsi e farsi male, per aprire gli occhi. L’orrore di quegli anni, lo sterminio di ebrei, omosessuali e dissidenti politici fu possibile proprio perché in tanti, in troppi, chiusero un occhio. Onorare il Giorno della Memoria significa lottare ogni giorno contro l’indifferenza, l’abitudine e la rassegnazione. Questi gli insegnamenti scaturiti dall’indicibile orrore testimoniato da fotografie ed oggetti personali di chi è stato condannato senza colpa. Il coronamento di questa riflessione sono state le parole di Antonio Gramsci Odio gli indifferenti, che hanno vibrato attraverso la voce di Cristina Taras. La mattinata si è conclusa con la visione del film Un sacchetto di biglie, tratto dal romanzo autobiografico di Joseph Joffo, che racconta l’ esperienza personale di un ragazzino in fuga, insieme al fratello e separatamente dal resto della famiglia, dalla Parigi occupata alla zona libera del Sud, guidata dal maresciallo Petain.